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Miele multiflora del Piave

L’apoteosi della varietà botanica del Piave.

Odore intenso e simile al liquore – sapore normalmente o decisamente dolce, aroma molto caratteristico, forti note di camomilla e tiglio – ricorda il sole e l’estate – cristallizzazione in genere rapida.

Formato

• 250 ml  

• 400 ml

Miele di Acacia

Odore debole, non marcato – sapore debole ma molto dolce e delicato – colore da quasi incolore a giallo paglierino – sa di maggio e primavera – cristallizzazione molto lenta, può intorbidirsi per la formazione di cristalli, ma non cristallizza mai completamente.

Formato

• 250 ml 

• 400 ml 

Miele di Castagno

Odore intenso e molto aromatico - sapore deciso, decisamente amaro – colore ambra più o meno scuro – dà la sensazione del sottobosco dopo la pioggia – cristallizzazione molto lenta, a volte irregolare.

Formato

• 250 ml 

• 400 ml 

Prodotti

Il nostro miele è caratterizzato dalla minima manipolazione, non viene pastorizzato né riscaldato.

Ciò lo fa apparire grezzo e, talvolta, visivamente meno perfetto. Scelta che permette di mantenere intatte le sue proprietà, a discapito dell’estetica.

Proprietà e caratteristiche del Miele SAPIS

Come noto, il miele rientra ormai nel novero dei super-food.

I benefici dell’alimento che ci donano le api sui fattori di rischio cardiometabolico sono stati valutati attraverso una revisione sistematica e una meta-analisi di studi compresi nei database MEDLINE, Embase e Cochrane Library. I parametri considerati hanno incluso l’effetto dell’assunzione orale di miele su: adiposità, controllo glicemico, lipidi, pressione sanguigna, acido urico, marcatori infiammatori e marcatori di steatosi epatica non alcolica.

Complessivamente, il miele ha ridotto la glicemia a digiuno, il colesterolo il totale e quello cattivo (LDL), i trigliceridi ed ha avuto un effetto benefico sul fegato grasso. Inoltre, ha aumentato i livelli colesterolo buono (HDL) e di alcuni marcatori dell’infiammazione. Sono state rilevate differenze significative nei sottogruppi di persone esaminate in base alla fonte floreale e alla lavorazione del miele.

In particolare, il miele di acacia, trifoglio e quello grezzo sono stati i migliori per il controllo glicemico e i livelli lipidici, questo perché è stato valutato come il miele perda molte proprietà salutari dopo la pastorizzazione (cottura a 65° per almeno 10 minuti).

Il miele grezzo, infatti, contiene anche batteri probiotici, inclusi i lattobacilli, che hanno dimostrato di migliorare la regolazione del sistema immunitario. Può offrire quindi benefici per la salute non forniti dal miele trasformato, poiché la lavorazione riduce la quantità di questi batteri probiotici. 

Il miele lavorato a temperature alte è dunque più “bello” da vedere, però contiene meno antiossidanti.

Il miele SAPIS, soprattutto il Multiflora del Piave che contiene note di tiglio, ha la caratteristica di cristallizzare molto velocemente. 

Come noto, il miele rientra ormai nel novero dei super-food.

I benefici dell’alimento che ci donano le api sui fattori di rischio cardiometabolico sono stati valutati attraverso una revisione sistematica e una meta-analisi di studi compresi nei database MEDLINE, Embase e Cochrane Library. I parametri considerati hanno incluso l’effetto dell’assunzione orale di miele su: adiposità, controllo glicemico, lipidi, pressione sanguigna, acido urico, marcatori infiammatori e marcatori di steatosi epatica non alcolica.

Complessivamente, il miele ha ridotto la glicemia a digiuno, il colesterolo il totale e quello cattivo (LDL), i trigliceridi ed ha avuto un effetto benefico sul fegato grasso. Inoltre, ha aumentato i livelli colesterolo buono (HDL) e di alcuni marcatori dell’infiammazione. Sono state rilevate differenze significative nei sottogruppi di persone esaminate in base alla fonte floreale e alla lavorazione del miele.

In particolare, il miele di acacia, trifoglio e quello grezzo sono stati i migliori per il controllo glicemico e i livelli lipidici, questo perché è stato valutato come il miele perda molte proprietà salutari dopo la pastorizzazione (cottura a 65° per almeno 10 minuti).

Il miele grezzo, infatti, contiene anche batteri probiotici, inclusi i lattobacilli, che hanno dimostrato di migliorare la regolazione del sistema immunitario. Può offrire quindi benefici per la salute non forniti dal miele trasformato, poiché la lavorazione riduce la quantità di questi batteri probiotici. 

Il miele lavorato a temperature alte è dunque più “bello” da vedere, però contiene meno antiossidanti.

Il miele SAPIS, soprattutto il Multiflora del Piave che contiene note di tiglio, ha la caratteristica di cristallizzare molto velocemente. 

Cosa si intende per cristallizzazione?

Visivamente la cristallizzazione si manifesta con la perdita di trasparenza e liquidità del miele, che appare più cremoso, quasi solido, con i cristalli di zucchero evidenti e percepibili.

Ciò tuttavia non significa che il miele sia datato o, peggio, scaduto!

Si tratta al contrario di un processo assolutamente naturale che si verifica a causa della combinazione di diversi fattori: glucosio, fruttosio, temperatura ed umidità.
Un miele con una concentrazione maggiore di glucosio rispetto al fruttosio cristallizzerà più velocemente. Una concentrazione maggiore di fruttosio rispetto al glucosio permetterà una cristallizzazione più lenta.

Una volta cristallizzato, per riavere il miele allo stato liquido, si potrà riscaldare il vasetto a bagnomaria ad una temperatura non superiore ai 40°C, per non perdere le proprietà del prodotto. 

Va ricordato che, al di fuori della stagione produttiva, i soli mieli che si mantengono “naturalmente” liquidi sono: l’acacia, il castagno e la melata. Gli altri, se si presentano allo stato liquido a distanza di tempo, è perché sono stati sottoposti pastorizzazione. 

Il consumatore attento prediligerà dunque il miele cristallizzato, prezioso alimento che mantiene inalterate tutte le sue innumerevoli qualità.

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